Sulle colonne de La Gazzetta Dello Sport troviamo oggi un’intervista ad Andrey Galabinov. Lui che poteva iniziare con la pallavolo, maggiore dote di famiglia, ma ha ben presto virato sul calcio. E lo ha fatto senza alcun rimpianto. E in parte il volley gli è stato utile, come lui stesso ha ammesso: “salto e coordinazione”. Una carriera iniziata ormai 8 anni fa nel nostro Paese, che l’attaccante ricorda come difficile a livello di inizio: a 16 anni e con problemi di tesseramento in quanto non comunitario. Poi la D, la Primavera del Bologna e tanti prestiti. Fino alla consacrazione in B con l’Avellino e il record di 15 gol nel campionato cadetto. E poi lo Spezia, nonostante una annata con qualche infortunio:
L’anno scorso ho segnato solo sei volte, ma sono rimasto fermo 4 mesi per un problema al ginocchio e poi è arrivato il lockdown… Adesso il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra anche se con lo Spezia non sarà semplice. A Genova (ancora in Liguria) ci eravamo salvati con diversi turni di anticipo, oggi molti della squadra non conoscono la categoria e per qualche settimana giocheremo a Cesena e senza pubblico. Italiano? Ha una grande idea di gioco propositivo ed è anche molto passionale, un po’ come Juric. Differenze con il Genoa? Poche, le due tifoserie sono molto calde ed esigenti.
Bene doppia cifra potrebbe essere anche 50 punti…magari dai speriamo bene tutto è possibile nel calcio!!