Ospite del programma di RaiTre “Che tempo che fa”, il ministro dello sport Spadafora ha affrontato anche i temi a tutela del nostro calcio:
I tanti contagi in A si spiegano col fatto che il protocollo non è stato rispettato. Ci sono stati metodi discutibili, in questo momento non ho pensato a sospendere il campionato. Sono ovviamente in disaccordo a fermare una parte dello sport, come ero contrario alla chiusura di cinema e teatri, ma di fronte a certi numeri abbiamo dovuto prendere queste decisioni. Saranno mesi di sacrifici.
E intanto con l’ultimo DPCM chiudono nuovamente anche gli stadi. Nuovamente cancellata la capienza del 15% degli impianti e i famosi 1000 spettatori, che dunque non potranno più accedere agli stadi. Ecco il passaggio:
Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici … all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza del pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni