Domani si incontreranno di nuovo. Lo Spezia e Gabriele Moncini, in un faccia a faccia da scintille. Eh sì, perché non possiamo dimenticare l’ultima volta che è andato in scena un incrocio del genere, con le Aquile che si fecero molto male contro l’attaccante di Pistoia. Al Picco, con il fattore campo a favore e alla prima gara di play-off, la squadra di Marino fu battuta 1-2 da una sua doppietta, con a stretto giro di posta annullato pure il tris, primo gol non convalidato con il VAR anche in cadetteria (che ora ha deciso di adottare la tecnologia anche in campionato)… In quella strepitosa annata, la Spal decise di prestarlo a gennaio dalla A al Cittadella in Serie B per dargli modo di giocare e mettere in cascina esperienza in un campionato duro, ma la punta fece di più, trascinando letteralmente la squadra di Venturato a un passo dalla Serie A, in finale play-off contro il Verona. Lo sa bene anche il Benevento, battuto 3-0 proprio al Vigorito da un suo gol in semifinale. 22 presenze totali e 15 gol, di cui tre nella cavalcata post Regular Season. Roba da Play-Station per un campionato come quello.
Vecchie storie sportive, verrebbe da dire: ora Moncini gioca proprio in un Benevento che lo ha voluto fortemente, ha fatto della trazione anteriore uno dei suoi punti di forza e sta lottando per trovare continuità in una Serie A irta di ostacoli. Lapadula, Sau, Caprari, per non parlare di Iago Falque: la concorrenza per il 24enne è tanta. Ma l’infortunio dell’ex Torino e il poco impiego del sardo hanno fatto sì che l’attaccante classe ’96 trovasse spazio da subito come titolare, prima di infortunarsi nel primo quarto d’ora di Benevento-Bologna e saltare forzatamente Napoli e Inter. Rientrato con il Verona, seppur per uno scampolo di partita, complice la squalifica di Caprari ora è pronto per chiedere di nuovo a Inzaghi una maglia, magari a caccia del primo gol in A con la maglia giallorossa… Lo Spezia è avvisato.
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