Una vita nell’Atalanta, prima da calciatore, poi nel florido settore giovanile della Dea. Valter Bonacina è approdato da pochi mesi nel mondo Spezia come allenatore della Primavera, in un campionato che – ahinoi – ha potuto disputare solo poche partite prima di essere inesorabilmente sospeso. Avrà modo di godersela davanti alla tv quella gara fra Spezia e Atalanta che gli divide il cuore fra l’esperienza attuale e la sua città natale e a Il Secolo XIX ha raccontato le sue sensazioni sulla partita di Cesena. Una formazione, quella di Gasperini, che sta ottenendo risultati impressionanti anche grazie al suo lavoro con i giovani e che si troverà di fronte una squadra spumeggiante come lo Spezia. Il tutto con un contorno purtroppo condizionato dalla pandemia, che Bonacina a Bergamo ha vissuto in prima persona, con perdite anche di amici e conoscenti.
I nerazzurri hanno trovato una continuità pazzesca, anche con gli exploit europei: “Hanno un’identità ben precisa, da andare fieri. È diversa dall’Atalanta in cui giocavo io, ma eravamo anche allora molto uniti“. E poi lo Spezia, il suo presente: “Non ha bisogno di consigli, è in buone mani. Italiano sta facendo un lavoro eccezionale e penso che sappia qual è la strategia migliore per scendere in campo. Se la sua squadra giocherà come sta facendo potrà affrontare la gara a viso aperto. Giocando poi meno partite dell’avversario può forse contare su un piccolo vantaggio a suo favore“.
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(Foto: Spezia Calcio)