Stefano Sottili, allenatore e doppio ex di Spezia-Atalanta, ha affidato ai microfoni di Radio Sportiva le sue sensazioni sulla gara di Cesena:
Il percorso dell’Atalanta è sotto gli occhi di tutti, così come la crescita esponenziale e la enorme continuità nello sfornare i talenti. Lo Spezia è sempre stato un club virtuoso con Volpi, forse ci ha messo troppo tempo ad arrivare in A. Italiano? Ci ho giocato contro quando ero a Viterbo e si vedeva che c’erano le qualità, infatti ha portato a termine bene la stagione vincendo i play-off. Non mi ha sorpreso il suo percorso, mi è piaciuto che sia riuscito a mantenere la stessa organizzazione cambiando tanti interpreti rispetto all’anno scorso. Angelozzi è stato bravo a proteggerlo a inizio campionato, ora mi auguro che non si fermi qui il percorso di crescita. Gasperini? Di lui nei nuovi allenatori c’è la voglia di ricerca costante di duelli individuali. De Zerbi e Italiano però si avvicinano di più a Sarri, Giampaolo, che utilizzano di più il lavoro di reparto e giocano più a tutto campo. Sono entrambe filosofie efficaci. Le neopromosse? Quasi sempre due su tre retrocedono, nell’impatto iniziale sembrano partire bene, poi però perdono alla lunga. Il salto è ancora troppo grande