Ospite di Tele Liguria Sud nel programma Voglia di Spezia, il terzino aquilotto Salva Ferrer ha analizzato i temi legati alla formazione di Italiano. La trasferta di Crotone all’orizzonte contro una squadra assetata di punti e di gol, ma anche un gruppo molto affiatato come quello in maglia bianca, che sta facendo registrare numeri invidiabili nelle prime dieci giornate. Queste le sue considerazioni:
Sulla gara con la Lazio: “Dopo una partita così in cui abbiamo lavorato bene fin dall’inizio perdere così fa male. Ma siamo intelligenti, sappiamo che dobbiamo prendere quanto di buono c’è in noi e ripartire pensando alla prossima”.
Sul tecnico Italiano: “Si ricorda tutto di come abbiamo lavorato durante la settimana, ci dà coraggio per dirci che non siamo inferiori a nessuno e ci serve per lottare con ogni avversario”.
Sugli allenamenti sul fuorigioco: “Durante la settimana non c’è il VAR (ride n.d.r.). Ma lavoriamo molto sul fuorigioco per renderlo un’arma a nostro favore. Oggi nel calcio c’è la tendenza ad allenarsi su come va la squadra avversaria, ma noi non vogliamo snaturarci per adattarsi agli altri”.
Sulle differenze dalla A alla B: “In A si trovano squadre forti che vanno molto veloci. Ci serve tempo per abituarci a un’altra competizione e siamo stati bravi a mettere le cose a posto velocemente per non trovarci a questo punto della stagione che siamo in una stagione a rischio compromissione. C’è ancora molto da fare, ma siamo contenti del nostro lavoro e siamo sulla strada giusta”.
Sulla decisione di rimanere: “Dopo una stagione come quella dell’anno scorso fa piacere ricevere un interesse da altre squadra. Ma sono stato contentissimo di vivere questo sogno con tutta la città e con tutti i tifosi: dai play-off in poi il calore è stato forte e ci hanno dato la spinta per dare il meglio”.
Su altri spagnoli in A che conosce: “Sicuramente Carles Perez del Barcellona, che ha giocato con me quattro anni all’Espanyol a quattordici anni prima di approdare in blaugrana. Ci siamo sentiti dopo il play-off, quest’anno ci vediamo. È molto forte”.
Sulla gara con il Crotone: “Abbiamo fiducia per la partita, per il lavoro che facciamo. Non è mai facile vincere e qualsiasi squadra può fare male in questo campionato. Noi sappiamo che sarà una partita tosta e che se non faremo tutto alla perfezione può essere una gara difficile per noi”.
Sulla promozione in A: “Ho tante facce di tifosi nella mente di quella sera. Il ricordo più bello è quello di una spinta incredibile nella semifinale contro il Chievo e contro il Frosinone. Le facce di allegria e gioia dopo la vittoria dei playoff erano impagabili. C’erano anche due miei amici che erano venuti a vederci ed è stata la cosa più bella del mondo”.
Sul ritorno al Picco: “Giocare a Cesena non è lo stesso, casa nostra mi manca. Sono convinto che il nostro gioco in casa sarà molto diverso e con più fiducia. Non vedo l’ora di rivedere la curva piena”.
Sulla possibile esultanza per un gol: “Non essendo una punta non ho pensato a niente di particolare. Non saprei come potrei esultare, sicuramente me lo ricorderei bene. Ma lo dedicherei alla mia famiglia e alla mia ragazza”.
Sulla condizione fisica attuale: “Si può ancora migliorare, più partite si giocano e meglio sto. Si gioca ogni pochi giorni, posso ancora fare meglio nell’ambito fisico ma anche in quello tecnico-tattico”.
Sulla concorrenza nel ruolo: “Italiano ha voluto una rosa ampia per creare anche una certa competizione per il posto da titolare. Siamo professionisti e lottiamo per avere la maglia. Questa stagione è strana e non abbiamo avuto tanto tempo per riposare. La società ha pianificato bene la stagione e penso che questa competitività farà bene a tutti noi”.
Sui compagni: “Da subito mi ha impressionato Zoet, un portiere incredibile. Estevez da subito ha dimostrato di capire le cose velocemente pur senza conoscere bene la lingua, Farias ha alzato il livello in maniera incredibile. E poi Chabot, centrale solido e intelligente che ci sta aiutando tantissimo”.
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