13 Dicembre 2020 - 11:24

Allo Scida è il giorno delle prime volte, lo Spezia torna sulla Terra

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La giornata di ieri a Crotone, in un tranquillo weekend di dicembre, si è trasformata in un incubo. Il peggior Spezia del 2020 cede a un Crotone arrembante e più voglioso che mostra alle Aquile il lato duro della Serie A. Nel commento di oggi su Il Secolo XIX si sottolinea come oltre al danno ieri sia arrivata anche la beffa di tante prime volte per i rossoblu: primo successo, primi gol di Reca ed Eduardo Enrique (alla prima stagionale da titolare), prima doppietta di Messias, ma anche la prima vera debacle per Italiano. Queste quattro reti sono ben diverse da quelle incassate da Juventus e Sassuolo.

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Nell’analisi del quotidiano emerge un dettaglio: lo Spezia modello, quello che ha un’identità e gioca a memoria rende in un modo, mentre quello che si ritrova a dover cambiare in corsa è tutt’altro. Molti dei nuovi sono ancora in rodaggio nell’accostarsi al gioco di Italiano: con i cambi e senza uomini importanti come Nzola la squadra sembra avere molto meno DNA rispetto al solito l’insieme si perde. Il quotidiano sottolinea poi come – aldilà di Provedel – ieri fossero solo quattro i giocatori della vecchia guardia: Ferrer, Terzi, Bastoni e Ricci. Nelle altre due vittorie erano stati sette a Udine e sei a Benevento. I nuovi, invece, in alcuni casi faticano a lavorare con i compagni, si lasciano prendere gli spazi e non hanno movimenti giusti. All’orizzonte ci sono Bologna, Inter e Genoa, gare che dovranno far ritrovare una linea affinché lo spartito continui ad essere orecchiabile.

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