Il pareggio ottenuto ieri contro il Bologna ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, nonostante il rigore parato da Provedel in pieno recupero che, altrimenti, sarebbe potuto costare addirittura un’immeritata sconfitta. Lo Spezia può recriminare per non aver saputo gestire il doppio vantaggio, subendo un’altra rimonta dopo quella di Parma. Diversa nelle modalità, ma non nel risultato: aquile avanti di due gol e riprese in extremis nei minuti finali. I secondi tempi sono stati spesso indigesti per gli uomini di Italiano, che troppo spesso hanno pagato dazio nella ripresa dopo aver tenuto testa anche ad avversari ben più blasonati (vedi Milan e Juventus) nel corso dei primi quarantacinque minuti di gioco.
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Ma dove sarebbe lo Spezia se le partite terminassero al 45′? La speciale classifica dei “parziali” conferma la nostra tesi. A guidare il campionato sarebbe ancora il Milan con 24 punti, seguito da Roma (22), Sampdoria (21) e Torino (20), quarto a pari merito proprio con lo Spezia di mister Italiano, ma avanti per differenza reti. Un dato utile ai soli fini statistici o per gli amanti delle curiosità, ma che può anche rappresentare un elemento di riflessione per migliorare la gestione delle partite. A maggior ragione in un campionato come la Serie A, dove ogni punto – in più o in meno – può fare la differenza. Proprio sulla tenuta delle partite dovrà lavorare sodo il tecnico aquilotto: un concetto espresso anche ieri dopo la gara.