Era in campo nella storica impresa del 2015, una partita che nonostante le molte esperienze nella sua carriera non sarà mai dimenticata. Francesco Migliore ricorda nitidamente il primo (e unico) Roma-Spezia andato in archivio in Coppa Italia. Ai microfoni di Radio Sportiva ha raccontato le sue sensazioni sulla partita e sul primo campionato in A delle Aquile:
Roma-Spezia? Bellissima esperienza, giocando sempre in B avere la fortuna di incontrare certi campioni era una grande opportunità. Quel giorno è andato tutto bene e abbiamo battuto la squadra di Garcia. Salah? Sicuramente era una giornata no, probabilmente non aveva le stesse motivazioni nel giocare con una squadra di B, per tutta una Roma che non era nel momento migliore. Oggi sarà un po’ diverso: lo Spezia sta facendo un campionato bellissimo e le forze in campo sono ben diverse. La società la conosco bene, sono stato capitano lì ed è molto seria che merita la A. Italiano è molto preparato, è normale che la squadra stia facendo benissimo in A seppur con giocatori giovani e senza esperienza. Incontrai il mister quando era a Padova e già da giocatore guidava la squadra con lo spirito giusto in mezzo al campo. Dimostra che gli allenatori giovani possono esprimere fin da subito le loro qualità anche ad alto livello.
Terzi? Ogni tanto lo sento, sa trasmettere la mentalità vincente anche ai più giovani e anche quest’anno anche da veterano riesce a difendere alla grande, ha un grande senso della posizione.
Nzola? Una forza della natura, ci ho giocato contro quando era al Trapani ed era difficile da marcare. Fisico e determinazione sono incredibili: è un piacere vederlo in campo, mi fa godere guardarlo giocare. Dà soddisfazione vederlo giocare. Lo Spezia mi piace perché gioca a viso aperto contro tutti senza paura: questa è la forza del tecnico Vincenzo Italiano, che era partito da ultimo o quasi in Serie B un anno fa.
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