Archiviata la vittoria in Coppa Italia contro la Roma (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO), lo Spezia si gode un successo nel primo round con i giallorossi. Una vittoria sancita anche dalle parole di Italiano, che ancora una volta certifica una grande impresa dei suoi ragazzi. Abbiamo analizzato il momento delle Aquile in esclusiva con Gianfranco Teotino, ieri presente negli studi di Rai Sport a commento della gara. Con lui abbiamo toccato a tuttotondo il mondo Spezia.
Che idea si è fatto di questa squadra arrivati ormai a metà stagione?
Francamente nessuno si sarebbe aspettato uno Spezia così all’inizio della stagione, con una crescita continua. È una squadra che prova sempre a fare quello che ha saputo mostrare anche in Serie B, a prescindere dalla forza dell’avversario. Cerca di giocare, fa pressing e copre bene il campo. Ieri sera ha dimostrato che tutti i giocatori sanno interpretare al meglio il copione. Con nove cambi rispetto al campionato tutti hanno giocato ugualmente come sempre. Italiano lavora bene sul campo anche in settimana e tutti i giocatori hanno le idee chiare su ciò che devono fare.
Sabato di nuovo la gara con la Roma. Fonseca ha fatto giocare molti titolari, i giallorossi saranno più stanchi?
Lo Spezia ha fatto più cambi della Roma, sicuramente Italiano avrà giocatori più freschi a disposizione anche se ci sono ancora alcuni giorni. I giallorossi più in generale hanno una stanchezza latente perché ha sempre dovuto fare due partite a settimana a causa dell’Europa League. Non credo però che possa incidere particolarmente su sabato l’utilizzo dei titolari, anche visti i tanti cambi che ci sono a disposizione nella rosa di Fonseca.
È arrivato Saponara, ieri grande protagonista. Cosa si aspetta dal mercato? Solo sfoltimento?
Bisogna sfoltire. Per quanto sia una società solida e con una proprietà importante, ha impiegato 35 giocatori ed è quasi un record. Però sono obiettivamente troppi e non penso sia giusto moralmente per tutti i ragazzi. Saponara ieri è stato impressionante, 120′ a livelli altissimi in quella posizione specie se appena arrivato. Mi ha ricordato con le dovute proporzioni il Totti di Zeman: il gol finale, la capacità di rientrare, tirare di destro, fare assist. Un giocatore molto importante: se garantirà la continuità di rendimento potrà essere molto utile. A Firenze? Penso si possa pensare anche ad altri rimpianti: forse però le colpe non sono tutte della Fiorentina, ma anche dei suoi alti e bassi. Mi auguro che in un ambiente sano possa mostrare di essere un giocatore capace di garantire continuità.
Vedremo presto Italiano su una grande panchina?
Mi auguro di vederlo su una grande panchina. In tutti i campionati ha ottenuto una promozione al primo colpo e anche ora è in una posizione di classifica tranquilla. Bisogna continuare così e non è detto che riesca a salvare lo Spezia, ma la sua mano si vede e ieri sera cambiando nove giocatori e inserendo elementi che non giocavano quasi mai e il risultato è stato lo stesso. Mi è piaciuto molto il coraggio, il pressing e la voglia di andare a dare fastidio all’avversario indipendentemente da chi si ha di fronte. Sono questi i suoi segreti.
Per la lotta salvezza cosa si aspetta? Le neopromosse sembrano più battagliere…
Il Benevento era già una squadra che poteva stare in A l’anno scorso visti i risultati. È arrivata in A con una certa solidità e giocatori anche più esperti per la categoria. Lo Spezia è la grande sorpresa e il Crotone prova col gioco a sopperire ad alcune carenze importanti. Credo che farà più fatica di tutti. Più in generale ci sono undici squadre che non possono stare tranquille. Alcune hanno una classifica rassicurante, ma dovranno stare attente. Il Cagliari era partito con ambizioni di tranquillità e ora è quartultimo, il Torino non ha bisogno di commenti. È una lotta che coinvolge tante squadre e molte fra loro giocheranno per vincere. Si ruberanno punti a vicenda e sarà bagarre come sempre fino alla fine.