La voce si è rincorsa convulsamente da due giorni a questa parte, prima con un’indiscrezione, poi con conferme importanti anche su un closing a stretto giro di posta. Questa mattina Il Secolo XIX prova ad tratteggiare profilo e immediato futuro dello Spezia americano. L’investitore, già in Italia da alcuni giorni, sta creando una società ad hoc che farà capo alla Alk Capital di Alan Pace. 53 anni, grande esperienza finanziaria negli investimenti sportivi e una doppia cittadinanza anglo-americana, è già stato General Manager nel Real Salt Lake. Nelle scorse settimane la Alk Capital ha rilevato l’84% del pacchetto azionario del Burnley, in passato aveva mostrato interesse per lo Sheffield e ha recentemente investito in due società di tecnologia applicate allo sviluppo di calciatori: AiScout e Player LENS.
E con lo Spezia?
Il prossimo sbarco nel Golfo sarebbe il primo nel calcio italiano e non sarebbe casuale. Fra i soci ci sarebbe anche Michael Dell, proprietario dell’azienda informatica: la scelta della Serie A sarebbe volta alle nuove aperture sui diritti televisivi che portano a nuovi introiti. Lo Spezia ha i conti in ordine, un bilancio in attivo, stipendi in regola, crediti certificati in Lega, licenza UEFA alle viste e nessun debito. C’è più di un motivo per investire…