Il DS dell’Arzignano Mattia Serafini, intercettato da TMW, ha parlato di Vincenzo Italiano (qui le sue parole di oggi). Proprio dalla formazione di Serie D è cominciata la scalata alla Serie A del tecnico e fu scelto dalla squadra di Vicenza proprio dopo averlo battuto. Inusuale, ma la classe in panchina non era passata inosservata. Un tecnico dalle idee moderne, che portò terzo posto, record di punti e di gol nella storia del club: “Era un piccolo Guardiola cresciuto in casa e tutto l’ambiente ne ha beneficiato. Molti giocatori vivono ancora di rendita grazie ai suoi insegnamenti. Glielo dissi che era un predestinato, per me non è una sorpresa vederlo in A“. Ora il suo gioco si è evoluto nonostante la conservazione del 4-3-3: “mi ricorda più il percorso di De Zerbi, per un modulo decisamente atipico“.
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Qualità non da tutti, un’arma segreta che serve anche al gruppo: “Ha la grande qualità di farsi seguire trascinando tutto il gruppo grazie ai suoi concetti. I calciatori credono nelle sue idee e spero possa continuare a crescere ancora, io penso che possa arrivare fino alla Nazionale“.
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