Una squadra che produce tanto ma finalizza poco: è questo il ritratto dello Spezia in Serie A. I gol arrivano da tanti marcatori diversi e il famoso calcio totale di Italiano porta ad essere tutti partecipi. L’assenza di Nzola (che potrà tornare a disposizione contro il Parma) ha portato a una certa mancanza in zona offensiva, ma più in generale a una certa fragilità nel reparto avanzato. Se ne occupa Il Secolo XIX questa mattina in edicola, che analizza come le Aquile siano ancora al secondo posto fra le formazioni che hanno colpito più legni insieme a Verona, Torino e Udinese, con 12 episodi a sfavore dietro al Milan (15). Il dato è eloquente nel sottolineare come la difesa e il pressing alti siano identificativi del gioco del tecnico, ma questo Spezia spreca troppo in relazione a ciò che crea. Se poi aggiungiamo anche il numero dei cross (7° posto) la statistica è ancor più netta: 98 utili ma anche 126 sbagliati, 3 in più dell’Atalanta.
24 punti e 30 reti a condire il tutto, meglio anche di molte squadre ben più blasonate che gravitano in zona. La consapevolezza è chiara già nelle parole di Italiano dopo la sfida del Franchi: obiettivo ripartire da subito. All’orizzonte ecco la sfida con il Parma, pieno scontro diretto per la salvezza.
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