Sarà il Picco l’attore non protagonista della corsa salvezza delle Aquile. Lo Spezia, con i suoi 24 punti, è a caccia di un risultato storico almeno quanto la promozione dello scorso agosto e proprio dalla classifica (e dal calendario) può arrivare una mano. Le ultime tre in graduatoria (Cagliari, Parma e Crotone) hanno rispettivamente 15,14 e 12 punti e La Nazione ricorda come solo nel 2017 a questo punto del torneo la terzultima avesse meno punti in classifica dei sardi. Insomma, le squadre in coda procedono lentamente e la quota salvezza potrebbe ulteriormente abbassarsi, arrivando fino a 36 punti. Una linea di galleggiamento già toccata nello scorso campionato e nell’annata 2017/’18, quando si retrocesse con 35. Ad avallare questa ipotesi anche il rendimento delle ultime annate: il Cagliari 2014/’15 (retrocesso con 34) aveva 20 punti, due anni più tardi il Palermo ne aveva 14 e il Crotone (poi incredibilmente salvo) 13. Difficile che si possa arrivare a 39 punti come accadde nel 2015/’16 (Carpi e Frosinone a 19) e nel 2018/’19 (Empoli a 18). Facendo due conti, allo Spezia potrebbero bastare anche soli dodici punti per mantenere la categoria.
Il calendario, dicevamo. Già, perché anche il Picco potrà dare una mano alla formazione di Italiano: una buona fetta degli appuntamenti salvezza, infatti, passeranno proprio dallo stadio amico. A partire dalla prossima partita con il Parma, si susseguiranno poi: Benevento, Cagliari, Crotone e Torino. Tutte partite ampiamente alla portata, come Bologna, Genoa, Sampdoria e Verona lontano da casa.
LO DICONO I NUMERI: LO SPEZIA HA BISOGNO DI NZOLA (E DEI SUOI GOL)
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