Come dimenticare Juventus-Spezia 2-3? In quell’assolato 10 giugno 2007 fu Nicola Padoin “con una gamba sola” a battere Mirante per dare alle Aquile l’accesso ai play-out di categoria nell’anno dello storico ritorno. L’ex 15 attualmente è ancora in società come responsabile organizzativo del settore giovanile e ai canali ufficiali del club aquilotto ha raccontato quella giornata indimenticabile:
Se penso a quella partita mi viene in mente una delle emozioni più grandi della mia vita calcistica. Una giornata indimenticabile per me, per la squadra, per i tifosi e la città. Inevitabile che i ricordi vadano a quella vittoria insperata, a un gol che ricordano in tanti. Era una partita decisiva, l’ultima di campionato in B dopo 55 anni. Era la gara da dentro o fuori: andare a Torino con un solo risultato utile era quasi impensabile da portare a casa. Ma quella settimana venne vissuta intensamente da tutti noi. Partimmo per il ritiro e ci compattammo come mai avevamo fatto. Volevamo la vittoria consci della difficoltà, ma eravamo agguerriti quel giorno.
Rivedere il video mi emoziona come quando incontro tanti che me lo ricordano e spesso ci emozioniamo insieme. Il calcio riesce a fare tutto questo: chi come me ha avuto la fortuna di vivere qualcosa di importante se lo porta dietro tutta la vita. Il gol? Avevo i crampi, era caldo ed ero stanchissimo vista la settimana di tensione. Di quel gruppo ho ricordi bellissimi, era esperto e c’erano ragazzi di personalità come Nicola, Fusco, Ponzo.
Non può mancare un ricordo del compianto Paolo, ma anche di cosa rappresenta lo Spezia per lui:
Ho avuto la fortuna di giocare insieme a Paolo e di conoscerlo, essendo suo amico. Nel calcio ho sempre cercato di avere amicizie ‘giuste’ e lui era uno di quei pochi ex compagni che ho reputato un amico vero. Persona straordinaria e ottimo giocatore: il meglio lo dava fuori dal campo. La sua grandezza la ritroviamo ancora oggi sulle maglie: la frase raccoglie quello che era. Per me lo Spezia rappresenta tutto: calcisticamente mi ha dato l’opportunità di confrontarmi in campionati importanti e vivere emozioni ad alto livello. Mi ha dato una famiglia, ad oggi la mia carriera calcistica e post è legata indissolubilmente a questi colori.
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