L’edizione di Tuttosport oggi in edicola propone un’interessante intervista a Gianluca Polistina, istruttore di calcio e vice-allenatore della Primavera dello Spezia. Tanti i temi trattati dal vice di Bonacina nel corso dell’intervista: ecco alcuni spunti delle sue dichiarazioni, partendo dall’esperienza in Liguria: “Allo Spezia sono venuto con grande piacere. Ho ritrovato Bonacina, per me è un fratello maggiore. Questa società ha tanta voglia di crescere e i ragazzi di migliorare, c’è empatia. E Italiano è un allenatore preparato e attento ai giovani”.
Sui giovani: “Ogni difensore del Bayern potrebbe giocare a centrocampo in Serie A. Una cosa che deve farci riflettere; l’aspetto tecnico e la formazione dei giovani calciatori sono fondamentali. Tra i ragazzini servono istruttori, non allenatori. Se non ci sono i fondamentali il resto non conta. La prima cosa è saper ricevere e trasmettere la palla. La costruzione dal basso, l’ampiezza e la profondità, vengono dopo. La tecnica è la cosa più importante. Non c’è più un’ala che dribbla, nessun bambino sa colpire la palla di testa. Poi i calci di punizione: i grandi tiratori oggi non si vedono più. Il talento ha il dovere, più degli altri, di allenarsi bene”.