Su La Nazione questa mattina in edicola troviamo un’intervista a Piero Campo, preparatore atletico dello Spezia, con il quale il quotidiano prova a carpire alcuni segreti di corsa e brillantezza degli uomini di Italiano. Un gruppo che si allena con grande voglia e professionalità, come testimonia il diretto interessato, indizio importante dell’aver recuperato nelle ultime due gare da una situazione di svantaggio. I principali test sono gli allenamenti, con la partita come verifica ultima: “La nostra forza fisica la dà l’organizzazione del lavoro settimanale e sapere cosa fare in campo consente di correre meglio e mantenere la performance durante tutta la gara“. Insomma, è uno Spezia che corre bene in campo: conta il sapersi muovere più della quantità.
Fra gli stakanovisti ecco Ricci: “Dipende dal ruolo e dalle proprie caratteristiche. Contro il Benevento ha percorso 13 chilometri, dipende da ruoli e standard“. E il volume di lavoro e la qualità degli allenamenti del gruppo lo dimostrano. C’è stato qualche infortunio, anche dovuto a una preparazione pre-campionato non fatta e dal poco adattamento fisico di alcuni interpreti alla Serie A. Fra questi Ferrer e Nzola, oltre a Capradossi ormai rientrato in gruppo: “Il ritmo partita lo dà la partita stessa. Ferrer ha retto bene 90′ con il Benevento, Nzola è già a buon livelli visto anche il problema avuto. Capradossi viene da uno stop lungo ma da gennaio non ha saltato un allenamento” la sicurezza di Campo. E in vista di un finale molto intenso assicura: “Non cambieremo il metodo di lavoro, ciò che farà la differenza sarà l’attività di recupero dopo le partite e l’attenzione ai carichi“.
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