In vista di Atalanta-Spezia, Il Secolo XIX ha chiesto un parere a Stefano Sottili, doppio ex della sfida che nelle ultime ore ha firmato con la Pistoiese. Da allenatore tiene le dita incrociate per le Aquile: “Spero che si replichi il risultato dell’andata, anche se la Dea partirà avvantaggiata. Lo Spezia sarà consapevole di affrontare una squadra forte e reduce da una sconfitta“. Saranno di fronte due squadre dall’impronta di gioco importante e con approvi opposti: i nerazzurri puntano di più sull’uno contro uno, mentre Italiano cerca più l’azione corale. Entrambe, però, hanno saputo abbinare un bel calcio ai risultati.
SPEZIA IN CAMPO VERSO LA DEA: IL REPORT
Non può dimenticare nessuna delle due realtà Sottili, che a Bergamo visse una favola troppo breve visto l’infortunio lungo, “ma – ricorda – era un’isola felice in cui lavorare in serenità e c’era tanta passione“. Quattro anni, invece, sponda Spezia: legatissimo al Golfo e alla piazza. Magari da vedere ancora in massima serie: “Ci sono tutte le carte in regola per riconfermarsi. Lo Spezia ha dimostrato a inizio stagione che può stare in A, nessuno si sarebbe aspettato di vederlo oggi a 26 punti vista la promozione tardiva e il poco tempo a disposizione“.