“Siamo onorati di poterlo supportare e aiutarlo a crescere puntando ad ottenere successi futuri e a rendere orgogliosi i fedelissimi fan. Siamo onorati di poter portare avanti la tradizione dello Spezia Calcio, una squadra che ha lavorato duramente per poter entrare a far parte della serie A. Contenti di poterci affiliare agli Aquilotti, i fan del team, ora e negli anni a venire”. Risalgono a poche righe dello scorso 11 febbraio le uniche dichiarazioni ufficiali della famiglia Platek, giorno dell’acquisizione dello Spezia Calcio. Da allora, i nuovi proprietari dello Spezia hanno cominciato a prendere contatti con il mondo aquilotto e con l’Italia in silenzio. Le cose da fare sono sembrate da subito molte e il tempo è poco. Ma meglio fare che dire: nell’imprenditoria funziona così.
Si è visto il neo AD Tella, che tornerà presto al Picco a seguire la squadra, ma all’ordine del giorno sono altre le principali incombenze. Su tutte la questione stadio: le scadenze sono impellenti e serve una soluzione in fretta. Entro fine mese il Comune deve dichiarare le opere pubbliche da realizzare nel prossimo futuro, entro il 30 giugno bisogna dichiarare dove giocare le partite del prossimo anno (i dettagli).
Uno stallo che va risolto in fretta e che ha spinto anche la Curva Ferrovia a prendere una forte posizione in merito per non finire a giocare a 500 chilometri da casa. A questo si aggiunge una tempistica non proprio felice per il passaggio di proprietà, con un mercato di gennaio che non ha rinforzato la squadra – anche a causa della trattativa – e una questione rinnovi tutta da definire: Ricci e Acampora su tutti, Galabinov in aggiunta. Solo per citarne alcuni. E da questi temi, per cominciare, dipenderà già una prima risposta della piazza alla guida a stelle e strisce. Enjoy the silence cantavano i Depeche Mode, in un brano che invitava a godersi il silenzio a fronte di un più efficace linguaggio gestuale. E anche Spezia e lo Spezia, in attesa delle prime parole della famiglia Platek, aspettano un’azione concreta per cominciare un radioso percorso insieme.