Come dimenticare Guilherme Do Prado? L’attaccante è rimasto ben saldo nei cuori dei tifosi aquilotti: in quel caldissimo 2007 fu proprio lui a segnare un importantissimo 2-1 contro il Verona che spianò la strada alla salvezza. Il talento brasiliano si è raccontato a La Nazione: una carriera finita da pochi mesi ma un mondo del calcio che non può che fare ancora parte della sua vita. Nel suo presente c’è il progetto G10aljairisports, per i bambini del Paese sudamericano. Ma il legame con la città e con lo Spezia non si è mai spento: “Sono stato molto felice di vedere la squadra promossa in Serie A e quest’anno ho visto tutte le partite. Sono molto affezionato a quei ricordi. Venivo da un periodo difficile a Firenze e non dimenticherò mai la fiducia che la società ha avuto per me. Anche la Curva Ferrovia, un muro bianco che ci trascinò alla salvezza. Il boato dopo il gol al Verona è ancora nelle mie orecchie” racconta.
Già, una partita indimenticabile: “Iniziai dalla panchina, se non fossimo stati in svantaggio non sarei neppure entrato. A fine primo tempo alcuni compagni dissero a Soda di farmi entrare. A inizio ripresa misi piede in campo e Quadri mi confessò che tutti speravano che la risolvessi. Com’è andata ce la ricordiamo tutti ed è uno dei ricordi più belli della mia carriera“. Oggi ci sono altri brasiliani allo Spezia, che si stanno anche mettendo piuttosto in luce, come confermato dallo stesso Do Prado: “Leo Sena è davvero un ottimo giocatore, anche perché non è facile fare bene al primo anno“. L’Italia manca molto a Guly, così come il mare e il clima: “Spero di tornare presto a viverci” conclude.
OBIETTIVO INVERTIRE IL TREND: ORA SERVONO I GOL DEGLI ATTACCANTI