Il 4-1 diventa un incubo: otto volte lo Spezia ha perso con 3 gol di scarto

Un altro KO pesante, ancora per 4-1. Un risultato cui purtroppo lo Spezia ha dovuto abituarsi nel suo lungo primo anno in Serie A. Proprio con queste dimensioni si era materializzata la prima partita in assoluto a Cesena contro il Sassuolo: ne seguiranno altre quattro. Quattro come le reti che troppo spesso le Aquile hanno visto segnare nella loro porta, non sempre contro squadre di prima fascia. Ancora al Manuzzi contro la Juve, nella sciagurata trasferta di Crotone, cinque gare fa al Dall’Ara e contro il Napoli, primo vero rovescio nello stadio cittadino. Più in generale, lo Spezia ha perso altre tre volte con almeno tre reti di scarto: a dirlo sono i 3-0 (tutti in trasferta) contro Milan, Juventus e Fiorentina. Otto partite, ventinove reti al passivo: con il poker azzurro di ieri sono 67 in tutto il campionato, davvero troppe. E se volessimo addirittura incrementare il dettaglio, potremmo aggiungere che la squadra di Italiano ha incassato quattro reti anche dalla Roma nella gara che ha chiuso il girone di andata, così come quattro erano state le marcature ancora del Napoli, ma in Coppa Italia (e in un tempo).

E poco importa se lo Spezia ha un invidiabile primato di reti annullate agli avversari. Il dettaglio diventa eloquente se pensiamo a quanto sia importante il fattore difesa nella lotta per non retrocedere. Negli ultimi anni il numero dei gol incassati dalle terzultime si è alzato: dai (soli) 49 della Samp retrocessa nel 2010/’11 agli 85 del Lecce nello scorso campionato. Ad oggi lo Spezia ha la quarta peggior retroguardia della Serie A e con quattro partite da giocare sarà importante anche questo fattore. Limitare i gol presi può essere un primo passo per prendersi l’obiettivo.

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