Sulle colonne de La Nazione questa mattina in edicola troviamo una lunga intervista al presidente Stefano Chisoli, che parla del rush finale di campionato e della questione stadio. Una salvezza che avrebbe il sapore dell’impresa orchestrata da una società intera e con il lavoro comune, nella stessa direzione. I calcoli utili a rimanere in categoria sono già cominciati, ma i numeri nel calcio sono veri solo con la matematica: “Potrebbero bastarne tre, con quattro saremmo più tranquilli e ora mi aspetto tre finali. Ci crediamo e dipende da noi“. Lo Spezia solo per una giornata è stato nelle ultime tre posizioni di classifica e neppure con una stanchezza conclamata c’è la voglia di gettare ancora il cuore oltre l’ostacolo.
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E intanto si comincia a pianificare un futuro targato Platek: “Gli americani vivono con entusiasmo e passione, sperano sempre id vincere. Per il match contro il Torino arriverà tutta la famiglia e sarà molto importante per noi. A salvezza acquisita rinforzeremo la squadra, di questo parlano“. Un futuro ambizioso, dunque, dal quale dipenderà anche la permanenza dello stesso Chisoli, di Italiano e di Meluso. Ci sarà tempo per parlarne – taglia corto il presidente – perché ora sono tutti concentrati sulla salvezza.
Non può mancare, infine, il tema stadio, viste anche le ultime novità: “L’interesse dei Platek è stato forte fin dal primo giorno e stiamo lavorando per accelerare le procedure. Siamo in una fase in cui non ci sono certezze su quale sarà l’impianto in cui giocare e dovremo stare attenti a calibrare bene gli investimenti necessari. Il Credito Sportivo? Torneremo a parlare in futuro, prima ci stiamo concentrando su interventi più urgenti, quali quello della Curva Piscina” le sue parole.