Si è svolta ieri, con anche il tema Superlega, la riunione fra i vari club della Serie A. Oltre al colpo di mano dei 12 club naufragato sul nascere, si sono toccati anche i temi della sostenibilità e delle riforme per il nostro calcio. E proprio questo tema è estremamente di attualità e l’edizione online di Repubblica prova a leggerne le pieghe. A stare a cuore di tutti i club è la riduzione dei costi e la parola riforme – si legge – è da interpretarsi in un solo modo: la riduzione da 20 a 18 squadre della Serie A. Serve però un aiuto da FIGC e UEFA, con la richiesta di un numero minore di squadre con due sole retrocessioni. In questo modo aumenterebbero anche i ricavi, poiché i diritti TV sarebbero divisi su meno società. Il quotidiano quantifica un risparmio di circa 80-100 milioni. Di contro, però, non mancherebbero i contraccolpi sulle categorie inferiori: che fare? Una Serie C a 36 e una B divisa in due. Tutto questo – entro il 30 giugno – dovrà finire in una proposta scritta.
In più, la Serie A abbisogna di un interlocutore con la Federcalcio visto che gli attuali sono stati messi in discussione: da Dal Pino a De Siervo, insomma, il favore non è molto. E si spera che intanto nel prossimo appuntamento di venerdì si venga a capo del pacchetto in co-esclusiva per i diritti TV del prossimo triennio.