The Italian(o) Job

Mister Italiano, si riparte da qui. Ancora insieme: e scusate se è poco. Lo Spezia non lascia, raddoppia: contratto adeguato e prolungato fino al 2023, per altre avventure insieme al suo condottiero. Perché così si costruisce il futuro. I Platek lo hanno capito e dopo l’affaire Picco hanno messo un altro tassello nel loro passaggio nel Golfo. Imprescindibile. Con un Vincenzo Italiano in più nel motore il percorso sembra già a meno impervio, perché non dimentichiamocelo: la Serie A ora la conosciamo da vicino. Un campionato lungo, irto di ostacoli, che non perdona e che tende trappole di ogni tipo.

Che anche e soprattutto grazie al lavoro di un tecnico preparato, grintoso e che mai ha avuto paura degli avversari di turno, è sembrato non solo meno difficoltoso ma quasi naturale. The Italian(o) Job, prendi i punti e scappa. Non a bordo delle proverbiali tre Mini del famoso film del 2003, ma su un manto verde, a suon di schemi, idee e gol. E c’è da credere che nella prossima stagione sarà uguale. Ma, consentitecelo: non crediamo di essere nel torto se diciamo che lo Spezia, il piccolo Spezia arrivato in A da vittima designata, oggi parta un po’ più su dello scontato ultimo posto nelle famose griglie che fra un po’ vedremo. Grazie alla sua guida, ma anche grazie a ciò che tutto il gruppo ha saputo far vedere in queste lunghe 38 giornate vissute tutte d’un fiato.

E poco importa se il “Miracolo Italiano” è già avvenuto una volta: un tecnico che non è mai stato più di una stagione nella stessa squadra ha invece deciso di legarsi ancora a una piazza, a una tifoseria, a un posto che gli entrato dentro alimentando il suo fuoco. E i buoni auspici non possono mancare: il rinnovo è avvenuto il 2 giugno, quando sventola la bandiera… italiana. Ci piace pensare che non sia solo un bel caso, ma solo l’inizio di un’altra avventura insieme.