Si allenano una volta a settimana con impegno e determinazione i ragazzi dello “Spezia for Special” rendendo fiero il loro allenatore Francesco Moroni. Un progetto nato per valorizzare i ragazzi con disabilità che porta senza dubbio a dare visibilità anche alla loro voglia di giocare a calcio. Si tratta di un gruppo unito e orgoglioso di indossare la maglia bianca per rappresentare in giro per l’Italia lo Spezia Calcio. La redazione di Spezia1906.com ha raggiunto in esclusiva il mister che ha raccontato del loro progetto e di quanto sia bello dal punto di vista umano poter dare una chance a questi ragazzi di giocare un torneo Nazionale promosso dalla FIGC. In questa maniera loro si sentono responsabilizzati e ciò li porta a migliorare le loro abilità e a dare il massimo in campo.
In che cosa consiste il progetto di quarta categoria e come si articola l’attività?
Questo progetto inizialmente si chiamava Quarta Categoria, poi ha preso il nome di Calcio Paralimpico Sperimentale ed è un torneo Nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori con disabilità promosso dalla FIGC. Noi ci alleniamo una volta a settimana al DLF che ci ospita gratuitamente. In Liguria non si può giocare, quindi le opzioni sono due gareggiare a Parma oppure ad Alessandria. Noi abbiamo scelto la prima opzione per via della distanza. Il campionato è composto da un unico girone da dodici squadre. e si disputa sia andata che ritorno e ad ogni giornata si giocano due match uno di mattina e uno al pomeriggio.
Quando inizierà il campionato?
Il campionato dovrebbe iniziare a settembre o ottobre, ma siamo in attesa di direttive per quanto riguarda il Covid-19. Diciamo che ci teniamo a cominciare perché siamo fermi da un anno. Il torneo scorso si è interrotto alla prima giornata a causa del virus e quindi abbiamo il desiderio e la speranza di ricominciare.
Come avete affrontato questo anno difficile della pandemia?
Purtroppo i miei ragazzi non si sono potuti allenare per un anno e abbiamo ripreso da un mese. A causa del virus non era possibile organizzare nulla e inoltre le regole sono molto rigide a livello di sanificazione e di responsabilità. Per questo non ci siamo sentiti di correre il rischio.
Che cosa le lascia a livello umano veder crescere e divertire questi ragazzi?
È una bellissima esperienza perché questo modo di fare calcio ci permette di prendere questo sport con molta serietà. Per ragazzi come loro è difficile essere accolti in squadre dilettantistiche anche perché hanno abilità inferiori a livello calcistico. Questo progetto permette loro di essere inseriti in un contesto di calcio professionale sotto l’adozione dello Spezia Calcio, quindi indossando le loro divise. Umanamente è bello perché loro si sentono responsabilizzati per il fatto di rappresentare la squadra della città. Ed è tutto uno step perché se loro si sentono responsabilizzati diventano più abili anche nei comportamenti e soprattutto si impegnano in campo perché sanno di essere lo Spezia. Dunque emergono abilità sia a livello sportivo che umano molto belle. È un percorso di crescita molto importante per loro e vedere i loro progressi mi dà molta soddisfazione.
Avete svolto attività o incontri con la Prima Squadra?
Un giorno siamo stati ospiti della Prima Squadra, siamo andati a Follo. Poi un’altra volta ci hanno invitato in sede per consegnarci il materiale. Però un’attività vera e propria con la prima squadra non l’abbiamo svolta, ma anche per via della pandemia che ha rovinato un po’ tutta l’organizzazione. Io credo che sarà una cosa che faremo, anche perché lo Spezia ci sta molto vicino, ci segue, si informa sulle gare che dobbiamo affrontare e sui risultati che otteniamo. Ed è bello vedere questo interessamento da parte della società.
Che cosa ne pensa di mister Italiano e del suo rinnovo?
Italiano è veramente in gamba e a Spezia serviva un allenatore come lui che sa incarnare la grinta e la serietà del popolo spezzino. È veramente bravo, ci fa giocare talmente bene da mettere in difficoltà qualunque squadra di Serie A. Io credo che ci toglieremo molte soddisfazioni con lui alla guida. Già ne abbiamo avute molte in questi due anni. Secondo me sarà sempre meglio.
Bravissimo, Mister Moroni, questi ragazzi che ho conosciuto anche personalmente devono avere qualche opportunità di riscatto e con questa iniziativa e il Suo impegno spero facciano un bel campionato ! Forse lo Spezia calcio dovrebbe sostenervi e aiutarvi anche economicamente visto che il vostro campionato si svolge sempre in trasferta, spero e mi auguro che la nuova proprietà sia più sensibile a queste belle iniziative ! Per ora un grosso in bocca a lupo.