Sulle colonne de Il Secolo XIX troviamo oggi un identikit di Thiago Motta, il probabile nuovo allenatore dello Spezia. La scelta del club va in direzione di un profilo dalla grande personalità da calciatore, seppur da tecnico sia stata inespressa. Nella sua breve carriera in panchina, l’ex centrocampista ha guidato le giovanili del PSG e ha avuto una breve esperienza al Genoa. Dalla sua ha però la conoscenza di tante lingue, l’attitudine a lanciare i giovani e l’appeal internazionale. Quella del Genoa fu una chiamata quasi romantica visto il passaggio da calciatore, iniziata con una vittoria per 3-1 sul Brescia. Ne arrivò soltanto un’altra in coppa, prima di subire l’esonero dopo 10 partite con la squadra all’ultimo posto. Il suo credo – nella tesi presentata a Coverciano – prevede di non avere mai paura del pallone, volendo sempre il possesso. Nella fase difensiva bisogna recuperare palla con fiducia e tecnica collettiva in tutti i reparti.
Anche su La Nazione troviamo un’accurata descrizione del profilo: 108/110 alla tesi a Coverciano, è molto giovane (1982) ed in linea con le volontà della proprietà. Si cerca un innovatore, sulla falsariga di quello che è già stato, con un calcio offensivo. Il suo marchio di fabbrica è ovviamente il 4-3-3, con ottima conoscenza dell’inglese e grande capacità con i giovani. Il dubbio riguarda il poco curriculum in panchina.
MOTTA, I DETTAGLI DEL POSSIBILE CONTRATTO
SODA: “SPEZIA NON È ULTIMA SCELTA, CON IL GIUSTO MIX…”