A tenere banco in queste ore in casa Spezia è la questione legata alla sanzione inflitta dalla FIFA. Un dispositivo che blocca il mercato delle Aquile per due anni (leggi qui) e che certamente rappresenta una vera e propria mazzata per il club. La strada del ricorso al TAS sembra l’unica possibile – già annunciata dalla famiglia Platek – visto che nel frattempo la proprietà è cambiata in tutto e per tutto. Per provare a capire qualcosa di più in merito, la nostra redazione ha contattato in esclusiva l’avvocato Carlo Rombolà, Professore universitario di Diritto Internazionale dello Sport ed esperto di diritto sportivo.
Nel dispositivo contestato allo Spezia (violazione art.19) si fa riferimento a fatti accaduti fra il 2013 e il 2018, relativi al trasferimento internazionale di minori. È un caso già trattato in passato? Possiamo assimilarlo all’ultimo precedente del Chelsea?
Nessuno si sarebbe aspettato una sanzione così pesante nei confronti dei liguri. Secondo l’accusa avrebbero commesso, in un intervallo di tempo piuttosto ampio, ripetute violazioni degli articoli delle FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players che tutelano gli atleti minori di età. Sul tema, la FIFA non fa sconti: al precedente che ha coinvolto il Chelsea, cui correttamente fai riferimento, aggiungo, andando a memoria, i Casi Barcellona (2014) e Atletico Madrid (2017), che ebbero il medesimo epilogo dal punto di vista sanzionatorio.
Lo Spezia ha preannunciato ricorso: la tesi della proprietà cambiata può essere avvalorata dalla FIFA?
Il cambio di proprietà è senz’altro un elemento molto importante nell’economia di un giudizio così delicato. Attenzione, però: il fatto che un club si sia dato un nuovo proprietario non deve considerarsi alla stregua di un jolly che cancella eventuali e comprovate colpe delle passate gestioni.
La sanzione prevede il mercato bloccato per quattro sessioni: cosa potrà e non potrà fare il club?
L’organo che ha emesso la sanzione (che non è soltanto il blocco del mercato, ma anche la multa di 4.000 franchi svizzeri) ai danni dello Spezia è la Commissione Disciplinare della FIFA. Un provvedimento contro cui i bianchi potranno sicuramente presentare ricorso, innanzi alla corte competente a giudicare, che in questo caso è il Tribunale Arbitrale dello Sport a Losanna. Sino ad allora, il club dei Platek non potrà tesserare alcun giocatore, né a titolo definitivo né a titolo temporaneo, a partire dalla prossima sessione di calciomercato (quella invernale), sino alle altre tre successive finestre di mercato.
La precedente proprietà Volpi ha chiarito che tutti coloro che facevano parte della questione sono stati assolti: anche questo può essere un punto a favore della tesi?
Si tratta senz’altro di un elemento a favore dei liguri, ma bisogna ricordare che la giustizia sportiva e quella ordinaria valutano e operano su piani differenti. Quindi una medesima situazione può assumere un significato giuridico diverso a seconda della prospettiva da cui la si osserva.
È davvero fattibile che in un cambio di proprietà come questo siano “poco spiegate” le situazioni come una sanzione pendente?
La trattativa che porta a una nuova proprietà è preceduta dalla cosiddetta due diligence, che altro non è che un’attività di analisi, approfondimento, investigazione e valutazione di dati e informazioni relative a una compagine societaria. L’obiettivo di ciò è proprio l’acquisizione di elementi che andranno successivamente a connotare, fra le altre cose, la convenienza di un determinato affare. Per tornare alla domanda, non è semplice avere un quadro completo dell’operazione, ma il prezzo da pagare, in mancanza di ciò, è molto alto.