Al nuovo appuntamento di Spezia Podcast si è presentato il bomber aquilotto Emmanuel Gyasi che ha parlato dello Spezia, ma anche della sua gavetta e della sua esperienza al Torino. Ecco le sue parole:
Sul suo percorso diviso tra Ghana e Italia: “Sono nato a Palermo perché in quel momento i miei genitori si trovavano lì. Poi a quattro anni sono andato in Ghana dove vivevano i miei nonni. Così ho conosciuto le mie origini e sono stato undici anni con loro. In seguito poi sono tornato in Italia e ci sono rimasto”.
Sul Torino: “Appena sono tornato in Italia vivevo vicino a Torino in una cittadina e ho cominciato a muovere i primi passi. Poi sono passato a Pecetto e dopo nelle giovanili del Toro. Per me crescere in quel settore giovanile è stato molto formativo, perché hanno un vivaio molto importante. Il passaggio dalle giovanili alla prima squadra non è semplice. Bisogna fare tanti sacrifici”.
Sulla gavetta: “Mi è servita per imparare a crescere a sacrificarmi e a sapermi dare da fare per ottenere le cose. Inoltre mi ha insegnato a non mollare mai e a lavorare duramente ogni giorno”.
Sullo Spezia: “Quando sono venuto a Spezia, sia il direttore sportivo Angelozzi e sia mister Marino sono stati di grande aiuto per me perché comunque arrivavo dalla Serie C. Loro mi hanno dato fiducia e il mister mi ha dato la possibilità di giocare con il Brescia, riuscendo a fare il gol della vittoria. Per me è stata un’emozione incredibile”.
Sul suo gol al Frosinone: “È stato uno dei gol più importanti della mia carriera perché siamo riusciti a fare una cosa incredibile. Abbiamo fatto la storia e fare quel gol decisivo per la promozione in A è qualcosa di emozionante e di indescrivibile”.
Sull’Incontro con Ronaldo: “Essendo il mio idolo, incontrarlo e affrontarlo era il mio sogno fin da bambino. Arrivare a giocare contro Ronaldo, chiedergli la maglia e parlargli è stato bellissimo. Per me lui è un modello per tutti i giocatori giovani e gliel’ho detto dopo la partita. Lui a quel punto mi ha abbracciato e mi ha detto di continuare a inseguire il mio sogno lavorando con impegno e sacrificio. È stata un’emozione incredibile”.
Sul ritiro: “Mi trovo molto bene perché stiamo facendo un bel lavoro allenandoci bene. Con i ragazzi stiamo andando forte”.
Un messaggio per i tifosi: “Mi auguro che i tifosi possano venire presto allo stadio per gioire con noi”.
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Gyasi è veramente un bravo ragazzo, oltre a essere forte