Sulle pagine de La Nazione oggi in edicola troviamo una lunga intervista a Renzo Ulivieri, presidente dell’AIAC. Non solo i temi del campionato ma anche un suo allievo a Coverciano come Thiago Motta: “Farà bene, è uno che sa di calcio e ha giocato ad alto livello. Nel ruolo di allenatore bisogna valutare tante cose, ma penso che l’esperienza al Genoa gli sia servita“. E poco importa se non ha un grande trascorso in panchina, perché secondo Ulivieri il tempo passato al PSG e al Genoa è stato molto formativo, soprattutto per apprendere le dinamiche. “Lo attende un lavoro impegnativo – aggiunge – ma ha una base e sono fiducioso per lui“.
E anche il suo gioco è emblematico, vista la filosofia simile a quella di Italiano: “Vuole vedere la squadra giocare con una sua impronta. Io dico sempre ai miei ragazzi che nessuno può parlare di ‘suo calcio’ perché bisogna avere la contezza dei giocatori a disposizione migliorandoli“. E magari avrà l’occasione di crescere in una piazza che può lasciarlo lavorare bene: “Spezia è un ambiente perfetto, anche se le pressioni ci saranno – commenta – ma d’altronde la tranquillità nel calcio non esiste. E il contratto triennale è indicativo: significa che il progetto è fatto su misura per lui“.
LA PROVA DEL… NOVE >>>>> LEGGI TUTTO
LO SPEZIA PENSA A UN’AMICHEVOLE: AVVERSARIO IL CANALETTO?