L’ex DG dello Spezia Mauro Meluso, ospite di Radio Sportiva, ha parlato del momento del nostro calcio, ripartendo dai club spesso “prigionieri” degli ingaggi mostruosi di calciatori che vanno a scadenza e alle prese con allenatori che finiscono per non rispettare gli accordi presi. Allo Spezia, seppur di striscio, Meluso ha vissuto questa situazione. Ecco le sue parole:
La vecchia proprietà dello Spezia nella stagione 2020/’21 è stata molto lungimirante nel non creare disavanzi e così siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario. Abbiamo potuto operare senza far fronte a un surplus di spese perché il bilancio era in pareggio. Sono poi scelte di politica economico-societaria: il DS ha degli obiettivi da rispettare e riceve gli strumenti in base al conto e al bilancio. Italiano? È vero, aveva firmato il rinnovo ma ha tenuto la possibilità di liberarsi, un’anomalia bella e buona. Sì, forse moralmente è venuto meno nell’impegno, ma il problema è firmare un nuovo contratto e tenere qualcosa che permette di rescindere in qualsiasi momento. La clausola non aveva un termine e infatti si è attivata ormai quasi all’inizio della stagione. Pobega? Penso che sicuramente giocherà nel Milan nel suo futuro: ha grandi qualità fisiche e sa giocare in molti ruoli a centrocampo oltre che essere un grande professionista. Penso che un altro anno di esperienza con continuità potrebbe servirgli prima di poter essere a tutti gli effetti un titolare dei rossoneri. Il mio futuro? Aspetto l’occasione giusta.
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Sul contratto di Italiano altre inesattezze. Solo lo Spezia poteva liberarlo, se messo alle strette. La clausola non era quella classica che libera i giocatori. O no?