Attraverso i canali ufficiali dello Spezia Calcio, il responsabile del settore giovanile aquilotto Davide Caliaro ha parlato della costruzione della Primavera e non solo. Ecco i temi affrontati:
Sull’obiettivo della Primavera: “Il lavoro è stato indirizzato in una direzione chiara, quella di cercare di costruire una formazione competitiva e inserendo elementi di qualità (anche a livello tecnico) in una squadra che già aveva fatto bene nello scorso anno. L’impressione è quella di aver assemblato una squadra importante sia a livello tecnico che umano. Siamo consapevoli che un aumento della qualità e gli importanti investimenti della proprietà portano obblighi e responsabilità dal punto di vista formativo e sportivo. Sentiamo forte la voglia di fare un campionato importante”.
Sulla squadra: “L’arrivo di un nuovo allenatore porta qualcosa di nuovo a livello di entusiasmo e idee, aria nuova ed elementi più problematici. Per noi è fondamentale mettere a disposizione del tecnico una squadra di alto livello in grado di sviluppare al meglio le sue indicazioni. Tutto è stato predisposto al meglio per poterlo fare”.
Sulla sinergia con la Prima Squadra: “Il rapporto è di valore aggiunto rispetto al lavoro che potremo fare quest’anno. C’è un grande interesse progettuale ma anche come impegno personale nel mantenere la possibilità di crescere nell’interscambio con i grandi. Questo principalmente grazie all’impegno di Pecini e Biso, con il supporto di Ghisleni: non è un elemento che si trova facilmente nelle realtà del calcio italiano”.
Sugli obiettivi: “Sempre difficile parlarne. Noi siamo consci che la qualità della rosa è elevato rispetto alla categoria. Ci aspettiamo che il risultato sportivo sia la logica conseguenza delle premesse. A parlare sarà il campo: sapere di averle giuste ci dà però forza e convinzione oltre che maggiore responsabilità”.
Sul lavoro nei settori inferiori: “Nell’attività di base abbiamo mantenuto continuità negli staff tecnici inserendo anche qualche figura nuova. L’obiettivo è quello di creare una mentalità comune al metodo ben identificabile, che ci aiuti a remare nella stessa direzione. Sono tutti campionati competitivi e vorremo fare del nostro meglio anche se non sarà facile”.
Su Ghisleni: “Per noi è un valore aggiunto. Dal punto di vista metodologico fa un lavoro dettagliato con tutti gli staff. Ciò è decisivo, perché il percorso è lungo e ogni passaggio necessita di programmazione e valutazione. L’attività di base per anni ha visto un buonissimo lavoro e cercheremo di portare avanti ciò che di buono già c’è e alzare ancora l’asticella”.
Che l’anno scorso la squadra aveva fatto bene è la favola del mese! Peggio era difficile. Bonacina è stato una sciagura sotto tutti gli aspetti, soprattutto quello umano.