Il difensore dello Spezia Petko Hristov, in una lunga intervista concessa al portale bulgaro Sportal.bg, ha parlato della sua esperienza in Liguria e in maglia bianca. Ecco le sue considerazioni:
Sulla squadra: “Mi sento bene e con i compagni va alla grande. Anche con la Nazionale è stata una esperienza positiva. Per ora ci manca la vittoria con lo Spezia, ma cerco di sfruttare al massimo ogni opportunità che mi viene data. Abbiamo giocato bene in queste tre partite e avremmo potuto avere più punti. Anche contro l’Udinese abbiamo mostrato un buon calcio, mancando purtroppo il colpo della vittoria almeno in due occasioni. Succede che quando non si riesce a segnare alla fine si perda”.
Sulla differenza con la Serie C: “Sicuramente è molta. In C il calcio è molto fisico e si corre tanto, in A ci sono tanti giocatori esperti e qualità decisamente migliori. Anche la velocità è decisamente diversa. Penso però di essere pronto per questa avventura”.
Sul suo approdo nel Golfo: “Il tutto è successo piuttosto velocemente, in due giorni. Il direttore mi ha chiamato e mi ha detto che dovevamo andare a La Spezia. Sono venuto e ho firmato, tutto d’un fiato. In città mi sono trovato molto bene, è proprio sul mare. Anche le zone limitrofe sono molto carine. Firenze, Genova, sono molto raggiungibili”.
Su Galabinov: “Ci ho parlato, mi ha detto che è un club molto serio. Ha cambiato proprietà, ma hanno mantenuto tutto come prima e l’obiettivo di tutti è centrare la salvezza. Il campionato è solo all’inizio, sono passate solo tre partite. Per noi ogni punto sarà fondamentale e spero che nelle prossime partite li faremo. Punto per punto vogliamo farcela”.
Sulle favorite in Serie A: “Ci sono formazioni molto forti, almeno 6-7. Sono arrivati allenatori e giocatori molto forti, penso che la lotta al vertice sarà molto dura. Le prime sono allo stesso livello, probabilmente saranno gli scontri diretti a decretare il vincitore”.
Sulla crescita in Nazionale: “Con mio fratello abbiamo giocato bene contro Italia, Irlanda Del Nord e Lituania. Il fatto che abbiamo giocato insieme da tempo ci dà più tranquillità. Conosciamo bene i nostri movimenti e questo ci aiuta. L’Italia? Si argina con tanto gioco in difesa e abnegazione, rispettando i dettami tattici di Petrov. Siamo scesi in campo e ci siamo detti che non potevamo perdere nemmeno un punto”.
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