3 Febbraio 2022 - 11:59

Maggiore si racconta: “Studio De Bruyne. Dal mister c’è solo da imparare”

post

Il Capitano aquilotto Giulio Maggiore ha concesso una lunga intervista a goal.com. Il centrocampista ha toccato tanti temi, dai suoi modelli alla stagione con Thiago Motta. Queste sono le sue parole:

“Siamo una squadra in costante crescita, siamo partiti con qualche difficoltà dovute ai molti cambiamenti estivi. Ma ora siamo arrivati qui, crescendo piano piano ma tutti insieme. L’ultimo periodo è stato fantastico: abbiamo ottenuto tre vittorie di fila che non erano mai state fatte prima. Siamo molto soddisfatti ma la stagione è lunga. C’è ancora da lavorare e migliorare, ma definirei questa stagione come quella della crescita costante. Thiago Motta? Quando arrivi in un nuovo club hai bisogno di tempo per conoscere l’ambiente e i giocatori. Ci sono state delle difficoltà ma abbiamo saputo reagire senza pensare a nessun tipo di discorso extra campo. Siamo andati a Napoli nel periodo in cui c’erano tante voci e abbiamo vinto. Ora stiamo ottenendo i risultati che speravamo e vogliamo continuare su questa strada. Ci siamo sempre concentrati sul dare il massimo in campo.”

“Il mister è un po’ differente dagli altri allenatori perché non ha un modulo preferito. Lui crede che i giocatori possano interpretare diversi ruoli in base al tipo di partita che affrontiamo. Vuole che la squadra giochi sempre a calcio partendo dal portiere e io mi trovo molto bene in questo sistema. Gli ultimi mesi sono stati soddisfacenti e positivi. Quando lui prepara qualcosa a livello tattico dà molti consigli, specialmente ai centrocampisti, dall’alto della sua esperienza in quel ruolo. Era un giocatore formidabile e lo ricordo molto bene ai tempi in cui giocava nell’Inter. Per questo è normale che quando lui parla, lo ascolti e cerchi di assimilare tutto quello che ti dice. Idoli? Non l’ho visto tanto in azione perché ero piccolo ma dopo aver rivisto le immagini negli anni a venire sono diventato fan di Ronaldo Il Fenomeno. Tra i centrocampisti mi piacevano molto Steven Gerrard e Claudio Marchisio. Oggi, invece, guardo tutti, ma in Premier seguo De Bruyne. Poi seguo anche altri ragazzi più giovani: ad esempio Locatelli che conosco e con cui ho giocato in Under 21. Cerco di osservare tanti giocatori e carpire qualcosa da ognuno di loro.”

Verso Salerno, con Valeri un solo scoppiettante precedente

“Occhio Fiorentina, con l’occasione giusta Italiano ti lascerà in mutande”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *