David Okereke ed Emmanuel Gyasi, calciatori di talento dai percorsi diversi. Ne scrive la Gazzetta dello Sport, sull’edizione odierna. Il primo fino a sei anni fa giocava in Serie D, mentre l’altro è nato a Palermo e cresciuto in Ghana. Ha giocato nel Toro e si è fatto la gavetta vera in Serie C (Pistoia, Carrara, Sudtirol). Tre anni fa si sono ritrovati insieme al Picco di La Spezia, con Pasquale Marino allenatore. La rosea ricorda la battuta in sala stampa dopo un paio di gol al Carpi. Un cronista: «I due ragazzi corrono, dribblano, ci sanno fare, ma quando arrivano i gol?». E Marino: «Ogni sera metteranno i piedi nell’ammorbidente, così acquisteranno sensibilità».
Oggi giocano entrambi in Serie A. David a Venezia, 5 gol in 18 partite. Emmanuel sempre a La Spezia, jolly offensivo di Motta e dei fantallenatori. Ormai una seconda casa. Quattro gol in 22 partite. Fin qui ha fatto la punta, l’esterno e il trequartista. «Gioco dove serve», dice. Un grazie al Picco e a mister Marino, perché ora i suoi piedi sono più… morbidi. Per realizzare il sogno ci ha messo un po’. Palermo, Ghana, Torino. Quattro anni nelle giovanili granata. Gyasi viveva a due passi dall’Olimpico Grande Torino. Sognava di segnare lì. Non ci è riuscito. Pazienza. Se gioca in Serie A lo deve allo Spezia però, che nel 2018 l’ha portato sotto la curva Ferrovia e non l’ha più mollato.
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