Lo Spezia – scrive Repubblica – è reduce da un ciclo difficile fatto di quattro sconfitte consecutive, mai successo prima in Serie A. La squadra di Thiago Motta ha incassato la sedicesima sconfitta del campionato. L’anno scorso – con Vincenzo Italiano in panchina – erano state 17 in fondo al campionato. Ad un passo dal baratro, perché la quota salvezza è, come l’anno scorso, a 37 punti, raggiunta allora da Cagliari e Torino con lo Spezia due punti sopra. E nell’ultimo mese lo Spezia è la squadra che ha fatto meno punti rispetto alle concorrenti: uno solo in cinque gare.
La compagine vista in campo negli ultimi quattro match è risultata ambivalente, a volte chiusa e rinunciataria, a volte arrembante e calcolatrice. Motta – prosegue il pezzo – poteva usare più coraggio. Sia di fronte alla Juventus, rimaneggiata e stanca, sia contro l’abbordabile Bologna. E gestire meglio i finali di partita. È piaciuto molto lo Spezia dell’ultimo quarto d’ora contro gli uomini di Allegri con la qualità di gioco di Kovalenko e Bourabia, due calciatori che diventano essenziali per ultime partite della stagione. È il momento di gettarsi nella mischia con più coraggio e ardore. Il campionato dello Spezia prevede un mese di match-verità: prima il Cagliari in casa, poi la trasferta col Sassuolo, di nuovo al Picco con il Venezia e quindi il viaggio a Empoli.