Stiamo aspettando nel cielo che l’Aquila voli

Tutti per uno, uno per tutti. Mai fu più adatto a questo Spezia il celebre motto dei moschettieri: mai come ieri squadra, città e tifosi sono stati uniti da un filo invisibile che conduce verso il successo. La scooterata verso lo stadio, il calore di un Picco tornato come contro la Fiorentina vero ambiente ostile, i tre punti che non arrivavano da quattro giornate. Una partita che si gioca da sola con una carica così: e la squadra di Motta non ha solo risposto presente sul campo con una grande prestazione, ma ha saputo anche reagire a un rigore sbagliato in un momento decisivo portando a casa una vittoria fondamentale per la corsa salvezza. E a ben vedere, in molte delle esultanze social degli aquilotti campeggia proprio la coreografia del Picco. Non può essere un caso.

A più riprese abbiamo sottolineato come la vera forza di questo Spezia sia quella del gruppo, ieri ne è arrivata ulteriore dimostrazione. Capacità di remare tutti nella stessa direzione, con l’aiuto dei senatori e dei leader (che sono tanti). Una prestazione corale, ammessa anche da Mazzarri: “Lo Spezia nella bolgia si è esaltato“. Non male come ammissione da un fine stratega come lui.
La classifica recita 29 punti, con una boccata d’ossigeno grande così: le nove partite ancora da giocare ora preoccupano meno, con la consapevolezza sempre più palese che basteranno probabilmente meno dei canonici 40 punti per festeggiare ancora una salvezza. Ha però ragione anche Motta, quando sottolinea che sia necessario rimanere con i piedi per terra per centrare l’obiettivo: perché contro Sassuolo e Venezia all’orizzonte saranno comunque due sfide decisive.

Ma da ieri c’è anche un’ulteriore consapevolezza in più: con l’unità di intenti mostrata contro il Cagliari lo Spezia non dovrà temere nessuno, specialmente nel suo Picco. E nella speranza che presto potremo rivedere la capienza al 100%… Ancora pronto a cantare a squarciagola quelle parole dell’inno che tanto fanno sognare: “Stiamo aspettando nel cielo che l’Aquila voli“. 

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