Il nuovo presidente di Lega Serie A Lorenzo Casini ha raccontato al Corriere Dello Sport i suoi pensieri sul futuro del calcio italiano. Tanti i temi trattati, partendo dalla sua elezione e passando per ciò che si aspetta. Ecco gli estratti principali:
Mi ha convinto il pensiero di quanto il calcio potrebbe fare e non fa ancora per il Paese in quanto risorsa pubblica. Ringrazio chi ha puntato su di me ma non sono il riferimento di un club o di una maggioranza. Riforme? Sugli aspetti economici un ente privato può organizzarsi come preferisce. Si è giocato con gli stadi solo parzialmente aperti, servirà gradualità puntando innanzitutto alla stabilità finanziaria. La liquidità non può essere un elemento esclusivo, ci attende un mese intenso per trovare un punto di equilibrio. Non mi risulta che Lazio, Samp e Genoa siano a rischio: non ci sono nemmeno dati aggiornati.
Proverò intanto a convogliare la Lega verso gli obiettivi comuni e affronteremo i vari temi: plusvalenze e stadi in primis. Mi colpiscono due cose: i nostri impianti hanno un’età media di oltre 60 anni e non hanno impianti energetici efficienti. Il PNRR può essere un’occasione per migliorarli. Arbitri? Non si è ancora trovato il giusto connubio fra uomo e tecnologia, non dimentichiamoci che siamo in fase di sperimentazione. Non ho nessuna preclusione al challenge, a patto che la tecnologia serva a migliorare la decisione e non a complicarla.
MOTTA NON CI STA: “SU KOVALENKO ERA RIGORE”
LE PAGELLE DEL MATCH
Votate i vostri tre migliori di Sassuolo-Spezia Total Voters: 90