Andrea Cardinaletti, il vicepresidente del Venezia, ha ricevuto il “Leone d’Oro” per meriti sportivi, prestigioso premio riconosciuto a livello mondiale. Il Corriere Del Veneto ha intervistato il dirigente dei lagunari, sul momento del club arancioneroverde e sulle prossime sfide a partire dalla trasferta al Picco, con lo Spezia di Thiago Motta.
Il premio – «Veramente orgoglioso di questo riconoscimento per quanto svolto a Venezia. In particolare l’impegno per permettere alla tifoseria di poter assistere a tutte le partite al Penzo, in questo campionato. Spero possa essere di buon auspicio per quello che accadrà da qui a fine stagione. […]. Abbiamo un solo obiettivo: vincere a La Spezia è la nostra assoluta priorità, l’obiettivo per il quale lavoriamo da un minuto dopo la sconfitta con la Sampdoria. Adesso ci aspettiamo i risultati che ci permettano di raggiungere la salvezza».
Speranze di salvezza – «Credo fortemente nell’obiettivo lavoro ogni giorno per trasferire questa mia convinzione alla squadra. Non credo ci siano limiti tecnici, perché altrimenti nel girone d’andata non avremmo battuto la Roma, la Fiorentina e il Bologna, non avremmo pareggiato con la Juventus. Credo si tratti di un blocco mentale, che in questo momento ci fa rendere meno di quello che avremmo voluto».
La sosta e le assenze dei Nazionali – «Sta a noi trasformare ogni situazione a nostro favore, costruire elementi per gettare le basi della nostra permanenza in Serie A. Mi piacerebbe riuscire a ritrovare quell’entusiasmo che abbiamo perduto.
Il presidente Niederauer – «Arriverà nei prossimi giorni. Si è reso conto che serve la sua vicinanza alla squadra nel momento più delicato della stagione. E sarà con noi per questo gruppo di partite che mancano alla fine del campionato».
Il fattaccio – «Il chiarimento fra Zanetti e Henry c’è già stato, la priorità è avere tutte le componenti unite per arrivare all’obiettivo. Penso che Zanetti avrà qualcosa da dire a riguardo quando sarà il momento, ma lascio che sia lui a fare il passo a tempo debito».