Gianluca Rocchi, attuale designatore dell’AIA, entra ufficialmente nella Hall of Fame del calcio italiano raggiungendo leggende come Collina e Casarin. L’ex fischietto ha espresso soddisfazione per il riconoscimento e ha espresso anche la sua opinione su alcuni concetti relativi al regolamento del calcio. Le sue parole riportate dal sito della FIGC:
Sono contentissimo e orgoglioso di ricevere questo premio, non avrei mai immaginato di poter entrare nella “Hall of Fame”. I nomi dei premiati che mi hanno preceduto rendono l’idea dell’importanza di questo riconoscimento. Arbitrare è una droga, quando inizi non vuoi più smettere. Chi ha fatto l’arbitro resta arbitro tutta la vita. Per il futuro sono ottimista, ci sono molti ragazzi bravi che hanno voglia di imparare e mettersi in gioco. Differenze fra arbitro di campo e VAR? Arbitrare o stare al monitor sono due mondi diversi, più specialisti VAR avremo in futuro e più alzeremo il livello. Tempo effettivo? Sono assolutamente favorevole, sia per un discorso di giustizia, dato che tutte le squadre avrebbero così lo stesso minutaggio nell’arco di un campionato, sia perché come classe arbitrale non avremmo più problemi a gestire le perdite di tempo
MAGGIORE: “SARÀ COME UNA FINALE. IL MIO GOL? LO STO CERCANDO”