Era il 18 maggio 2018 quando Alberto Gilardino giocò l’ultima gara con la maglia dello Spezia, anche se quello 0-2 con il Parma non fu certo indimenticabile: rigore sbagliato e ducali in Serie A. Il Secolo XIX ricorda come proprio quell’ultima gara da calciatore giocata davanti ai propri tifosi avrebbe dovuto portare il campione del mondo 2006 a chiudere la carriera e ad entrare nella dirigenza aquilotta, prima di andare invece totalmente in altra direzione. Le polemiche di quell’errore dal dischetto finirono probabilmente per disturbare non poco l’attaccante. Il quotidiano riferisce di come oggi sarà in tribuna per seguire Spezia-Venezia: oggi allenatore, Gilardino è reduce dalle esperienze in C con Pro Vercelli e Siena, quest’ultima terminata solo pochi mesi fa.
Allo Spezia il centravanti azzurro ha avuto una storia molto particolare e tutt’altro che banale: al di là delle sole 16 presenze e 6 reti, scelse la 10 dando da subito l’impressione di rendersi utile alla causa della formazione di Gallo. E quel numero sulle spalle richiama oggi lo stesso che indossa Daniele Verde, ma non solo. Con lui ha anche in comune un gol stupendo: è ancora negli occhi di tutti i tifosi la prodezza al Tombolato contro il Cittadella, così come la rovesciata di Verde con la Lazio o l’eurogol di Reggio Emilia. Non sarà il solo – ovviamente – sugli spalti del Picco: con lui – si legge – anche osservatori di Atalanta, Lazio, Sampdoria e Bologna, ma pure di club spagnoli e inglesi visti i tanti talenti giovani da monitorare.
LE PROBABILI FORMAZIONI DEL MATCH
GRANOCHE A SP: “DAI SPEZIA, ULTIMO SFORZO. MAGGIORE…”
CUORE CALDO, MENTE FREDDA: È VIETATO SBAGLIARE