Di seguito vi proponiamo i migliori e i peggiori della gara fra Spezia e Inter, trentatreesima giornata di campionato (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO!):
PROVEDEL 6 – Calhanoglu non lo impensierisce da lontano, sul bolide di Brozovic può poco e nulla. Bravo nelle palle spioventi e sulla conclusione bassa di Dumfries a fine primo tempo.
AMIAN 5 – Dalla sua parte c’è la qualità di Perisic e lui non riesce a spingere come vorrebbe. Un po’ imbrigliato.
ERLIC 5,5 – Gara difficile al cospetto di Dzeko e Correa: il centrale contiene bene come sempre, anche se è leggermente in ritardo nella marcatura sulla rete di Brozovic (che fa un gran gol). Provvidenziale poco dopo, quando invece salva tutto sul tiro a botta sicura di Correa.
NIKOLAOU 5,5 – Al fianco del fido Erlic sbaglia poco e nulla, anche se concede a Barella un’opportunità da dentro l’area con un appoggio sbagliato. Nel finale si prende il giallo per un fallo su una ripartenza avversaria.
RECA 6,5 – 35′ di grande intensità specie se al cospetto di un corridore come Dumfries, che contiene con grande temperamento. Impressionante la progressione che lo porta ai due angoli consecutivi e che meriterebbe maggiore fortuna. È costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Peccato. (Dal 36′ FERRER 6 – Si scalda in fretta e furia per entrare subito e mostra qualche buono spunto dietro e in spinta. Suo l’assist per la rete del capitano).
MAGGIORE 7 – Grinta e tonicità in mezzo al campo, il passaggio per Gyasi è illuminante. Gli avversari non lo trattano con i guanti e lui accetta la sfida, vincendola. Trova il modo di impreziosire la sua serata con il primo, bellissimo gol stagionale: un destro a spiovere che bacia il palo e batte Handanovic.
KIWIOR 5,5 – Un paio di palloni recuperati in mezzo al campo e tanto lavoro sporco, ancora una volta utile allo scopo. Nella ripresa meno efficace, alla lunga cede alla qualità avversaria.
S. BASTONI 6,5 – Nemmeno 10′ e finisce sul taccuino dei cattivi. Maresca non esita a tirargli fuori il giallo, ma lui non toglie mai il piede. Tanti palloni recuperati, diversi cross e molto sacrificio in mezzo al campo. Motta lo richiama all’ora di gioco. (Dal 58′ VERDE 6 – Non certo la sua miglior prestazione, ma ci mette l’anima).
KOVALENKO 5 – Scelto ancora da Motta per completare il tridente, fatica però ad entrare in partita. Qualche errore non da lui chiude un primo tempo non esaltante. (Dal 45′ AGUDELO 5 – Non fa in tempo ad entrare in campo che ha subito l’occasione del pari, ma porta troppo il pallone e alla fine lo perde. Anche nel finale ha un’altra opportunità, ma la spreca malamente).
GYASI 6 – Pronti-via e ha subito una grande occasione: si presenta a tu per tu con Handanovic su grande spunto di Maggiore, ma il portiere sloveno gli chiude alla grande lo specchio. Sempre volenteroso, nella ripresa non arriva per un soffio in scivolata sull’ottimo filtrante di Bastoni.
MANAJ 6 – Parte forte, tanto da sorprendere in parte la coppia Skriniar-Bastoni. Vince diversi duelli e non si risparmia, i compagni lo cercano anche di testa e proprio con questo fondamentale mette i brividi a Handanovic nella ripresa. Si mostra per qualche bel dribbling, confermando l’ottimo momento di forma. (Dal 58′ NZOLA 4 – Non ha la stessa verve del collega, ma ci prova con un sinistro da cui scaturisce un corner. Incredibile ciò che accade dopo: per non aver rimosso l’orecchino viene richiamato in panchina ma non riesce a toglierlo. Così Motta, spazientito, lo toglie. Ingiudicabile la prestazione in campo, ancora meno quella fuori, che gli vale i fischi sonori a fine gara). (Dal 69′ ANTISTE 5,5 – Poche occasioni di incidere, ci mette l’anima).
all. THIAGO MOTTA 6 – Conferma la scelta di Kovalenko avanzato nel tridente, ma l’ucraino non rende al meglio. Nella ripresa prova la carta Agudelo ma anche qui qualcosa non gira al meglio. Peccato, perché come promesso a tratti la squadra regge bene il match e tiene il campo al cospetto di una squadra con maggiore qualità. Clamoroso l’episodio con Nzola, sostituito dopo nemmeno dieci minuti dal suo ingresso in campo: il loro rapporto è ormai ai minimi termini. Ci sono ancora cinque partite per dimostrare ulteriormente il valore della squadra, ma per quanto visto oggi la strada è quella giusta per farci divertire.