Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Antonio Cabrini parla dell’Atalanta, prossimo avversario dello Spezia. Gli ultimi cinque mesi sono stati nerissimi, con un calo quasi impronosticabile: “Pensare che a dicembre si parlava di scudetto… Io continuo a pensare che come squadra possa giocarsela con le prime, come ha fatto sin dall’anno nuovo. Poi ha perso punti per infortuni ed episodi. Ma la Dea resta una delle prime cinque della A comunque vada“. Sono però soltanto 18 i punti nel girone di ritorno, per una frenata che è sotto gli occhi di tutti. Sicuramente non hanno aiutato infortuni ed episodi, ma non basta a spiegare tutto questo. “Ripetersi è sempre difficile – chiosa Cabrini – poi ci sono le dinamiche interne“.
Ora con la nuova proprietà ci sarà da pensare al futuro: capire cosa vogliono fare gli americani: “La Dea ormai è una big e deve porsi l’Europa come obiettivo minimo, a cominciare da queste giornate. I Percassi sono una garanzia, ma gli americani devono decidere se fare il salto in avanti“.
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