Il Secolo XIX questa mattina in edicola sfoglia la rosa di Thiago Motta, focalizzandosi su coloro che hanno trovato meno spazio in stagione. Perché alla fine un paradosso di questa squadra è dettato dal fatto che nonostante alcuni interpreti abbiano trovato pochissimi minuti, la coperta è sempre rimasta corta soprattutto a centrocampo. Il tecnico italo-brasiliano, con le sue scelte, ha tracciato un solco nel gruppo, soprattutto con i nuovi arrivati nella scorsa estate. Bene Nikolaou e Hristov, buono l’innesto anche di Amian, che ha saputo ritagliarsi un ruolo da titolare. Positivo anche l’anno di Kiwior, centrale adattato mediano, così come sono confortanti le prestazioni di Reca e Manaj.
Le note positive si fermano però qui e quelle negative sono altrettante, anche nel centrocampo. Con Maggiore e Bastoni (e Kiwior) praticamente il reparto è stato sempre formato da loro, per il resto quasi nulla. 8 presenze di Bourabia, 45′ totali di partita per il promettente Sher, due spezzoni di gara per Nguiamba. A loro si aggiunge Kovalenko, decisamente a corrente alternata ma almeno impiegato con più continuità. Motta ha premiato poco le scelte di Pecini anche in attacco: da Strelec ad Antiste, passando per Podgoreanu tutti sono presto finiti nel dimenticatoio. Ultimo, ma più sfortunato, Colley, velocissimo ma ancora bisognoso di crescita. Da non dimenticare anche Salcedo, ottimo prospetto l’anno scorso a Verona ma quest’anno mai presente.
MOTTA VA SUL SICURO: TORNANO RECA E MANAJ DAL 1′
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