L’anno scorso abbiamo titolato “Un miracolo… Italiano“, perché lo Spezia da neopromosso riuscì a fare qualcosa che non era nemmeno lontanamente pensabile. Proprio per questo la seconda salvezza matematica consecutiva è qualcosa di più. Se possibile, infatti, si è verificato tutto il peggio preventivabile per affossare la più giovane squadra di Serie A: l’epidemia di Covid che ha impedito la preparazione, i tanti infortuni, il mercato bloccato, l’addio dell’allenatore.
E tutto, di fronte al grande impegno di questi ragazzi, è incredibilmente passato in secondo piano. Perché Motta e i suoi hanno saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo sempre, con risultati sorprendenti, a tratti quasi impossibili. La salvezza è arrivata con modalità profondamente diverse dalla scorsa, con più sconfitte, con alcune partite sbagliate, ma sempre senza rischiare (quasi) nulla in classifica. I bianchi hanno chiuso in vantaggio negli scontri diretti contro tutte le dirette concorrenti, senza mai fallire una partita decisiva. Il massimo per una squadra che punta a salvarsi, con la concentrazione a fare la differenza. Motta ha visto crescere di giornata in giornata ragazzi arrivati senza favore di pronostico: Amian, Nikolaou, Kiwior, Manaj, che uniti all’ossatura di un gruppo da sempre unito e coeso hanno fatto la differenza. Il tecnico ha poi saputo ritrovare brillantezza quando tutto sembrava propendere verso il baratro, provando, sperimentando al limite del rischioso, ma uscendone vittorioso alla fine. A modo suo.
Questa seconda salvezza consecutiva permette allo Spezia di godere ancora della permanenza in Serie A. Una delle più piccole squadre è ancora nell’Olimpo del calcio, sempre senza dimenticare da dove viene e i piccoli passi fatti a poco a poco. La proprietà è cambiata, gli avversari anche, gli effettivi pure. Ma il lavoro della dirigenza, ma anche dei calciatori, ha trovato ancora una volta il giusto coronamento. E come nella scorsa annata, ancora la penultima giornata è risultata decisiva, proprio laddove Galabinov regalò la prima storica vittoria sul palcoscenico dei grandi. Corsi e ricorsi. È tutto bello e magico così, perché il calcio sa essere crudele e stupendo al tempo stesso, ma regala emozioni come nient’altro. Gioisci, Spezia, poi ci saranno altre sfide importanti. Ma oggi, ancora oggi, l’Aquila ha dimostrato di poter stare al tavolo dei forti e volta alta nel cielo.
LE PAGELLE DEL MATCH
MOTTA: “SIAMO NELLA STORIA, MERITO DI UN GRANDE GRUPPO”
Votate i vostri tre migliori di Udinese-Spezia
- Ferrer (28%, 255 Votes)
- Verde (27%, 244 Votes)
- Manaj (12%, 106 Votes)
- Maggiore (11%, 102 Votes)
- Gyasi (10%, 92 Votes)
- Provedel (3%, 30 Votes)
- Amian (2%, 19 Votes)
- Erlic (2%, 17 Votes)
- Bertola (2%, 17 Votes)
- Nikolaou (2%, 14 Votes)
- Agudelo (1%, 5 Votes)
- Kiwior (0%, 4 Votes)
- Antiste (0%, 3 Votes)
- Reca (0%, 0 Votes)
Total Voters: 353