Sulle pagine di Repubblica oggi in edicola si fa riferimento all’impresa salvezza dello Spezia. La squadra, accolta da migliaia di supporters a tarda notte al rientro da Udine, ha capito ancora una volta il concetto di fedeltà sportiva. In oltre 400 hanno seguito la squadra in Friuli, con i social esplosi di commenti emozionati specie dopo l’anno pieno di difficoltà appena affrontato, che ha portato di nuovo alla salvezza. Covid, addio del tecnico, mercato bloccato, infortuni, sono solo alcune delle vere e proprie calamità che hanno accompagnato lo Spezia, senza contare gli ultimi episodi arbitrali.
E in molti hanno dato per morti (speravano forse) i ragazzi di Motta, anche lui a un passo dall’addio, ma che poi come nelle più belle storie si è salvato da solo. Elegante e fortunato lo definisce il quotidiano, ma anche posato ed educato senza mai agitarsi troppo nelle sventure. È andato spesso controcorrente, facendo di testa sua, qualche scelta è stata discutibile e altre geniali. Insomma, con più problematiche dello scorso anno, il tecnico ha saputo eguagliare Italiano e garantire a una piccola realtà almeno un altro anno fra i grandi. E in attesa del Napoli dello “spezzino” Spalletti si pensa al futuro: Platek ha promesso dieci anni in Paradiso, mettiamoci comodi.