La Nazione racconta alcuni retroscena del colloquio andato in scena giovedì, fra Thiago Motta e lo Spezia. Nell’incontro – si legge – si sono creati i presupposti per la separazione. Il mister avrebbe ammesso di aver tenuto da parte alcuni giocatori. Scelta motivata dal mettere al primo posto l’impegno costante negli allenamenti. Inoltre avrebbe detto alla proprietà che con cinque innesti la squadra potrebbe stare tranquillamente nella parte sinistra della classifica. Nel caso in cui il mercato fosse ancora bloccato, invece, recuperare i calciatori finiti ai margini del progetto, sarebbe molto difficile. Motta dunque avrebbe convenuto di lasciare lo Spezia, di comune accordo con la società.
Il tecnico però ha altri due anni di contratto, per un totale di 1 milione e 400 mila euro. Per questa ragione avrebbe chiesto al club bianco una buonuscita da 400mila euro. Il suo biglietto da visita reca la salvezza ottenuta quest’anno, quindi le sue quotazioni sono salite. L’ipotesi Paris Saint Germain è suggestiva quanto improbabile. Lo Spezia – conclude il quotidiano – al momento non avrebbe accettato la richiesta di buonuscita, per questo le parti si sono date appuntamento a lunedì. Si troverà di sicuro una soluzione, la strada è comunque segnata.
Motta dice addio: si cerca una soluzione vantaggiosa per tutti
Motta-Spezia, i retroscena dell’addio: alla base le divergenze con il club
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