Il terzino aquilotto Salva Ferrer, intervistato da Radio Marca in Spagna, ha parlato della stagione appena conclusa con un’altra grande salvezza dei bianchi. Lo spagnolo ha appena rinnovato il suo contratto con lo Spezia e ha parlato del rapporto con il club e con gli allenatori, oltre che con la Serie A. Ecco le sue dichiarazioni principali:
La stagione è andata molto bene. L’obiettivo era mantenere la categoria, visti anche tutti i problemi che c’erano stati all’inizio. Se dovessi dare un voto all’annata darei un 8 o un 9. Il rinnovo? A febbraio mi avevano detto che volevano andare avanti insieme, ma ancora non sapevamo se saremmo stati ancora in Serie A l’anno successivo. Dopo la partita di Udine il presidente mi ha chiamato dicendomi che quella settimana avremmo chiuso la pratica. Dopo qualche anno nel calcio italiano devo dire che sto crescendo moltissimo sia a livello difensivo che a livello offensivo.
Motta? Cerca sempre nuovi modi di gioco, gli piace sperimentare. Io stesso ho giocato praticamente in tutte le posizioni fra fasce e centrocampo. Si adatta ai vari modelli di calcio nelle partite, anche a seconda degli avversari. Dice sempre che tenere il pallone è la cosa più importante, indipendentemente da chi affrontiamo. È stato diverso lavorare con lui rispetto a Italiano: Vincenzo è un allenatore offensivamente “brutale” e anche difensivamente sta migliorando molto. Con lui si partiva dalla difesa e si costruiva l’azione, abbiamo curato tanto la parte dell’attacco. Con Thiago abbiamo seguito una linea simile ma più accorta: sono entrambi allenatori giovani che conoscono bene il calcio europeo e per me Motta è stato il miglior allenatore che ho avuto. Chi mi ha colpito in Serie A? Ho faticato molto con Musa Barrow del Bologna, mentre come terzini mi impressionano molto Cuadrado della Juve e Singo del Torino, corrono tantissimo.
SPEZIA, NESSUNA INADEMPIENZA SULL’ISCRIZIONE: LA NOTA
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