Giovanissimo ma già con le idee molto chiare. Julius Beck, dopo un anno di Primavera, è pronto a partire per il ritiro con la Prima Squadra dello Spezia Calcio. Da sempre ha alzato l’asticella da quando è arrivato nel Golfo e ora vuole lottare per ritagliarsi presto un posto. Al portale Nordschleswiger.dk ha parlato della sua esperienza in Italia, nonostante le diverse difficoltà. Un obiettivo sempre posto verso l’alto: l’idea di far parte dei titolari, allenarsi con i grandi e un ritiro che diventa importante: “Devo cogliere l’occasione” racconta.
Cresciuto e maturato
Non è stato tutto rose e fiori. Un primo anno per certi versi difficile, ma anche molto formativo: “Sono arrivato in Italia con una frattura alla clavicola e non ho potuto allenarmi da subito. In città in pochi parlavano inglese e l’italiano non è semplice da imparare. Mi è stato subito chiaro che avrei dovuto cavarmela da solo, ma dopo qualche mese sono migliorato“.
Anche le barriere linguistiche alla fine sono state superate: “Il club ci aveva offerto lezioni di Italiano prima di Natale, poi siamo stati abbandonati a noi stessi. Ho imparato poco, ho fatto molto meglio nella vita di tutti i giorni conversando. Siamo in gran parte abbandonati a noi stessi nella quotidianità: vivo con altri ragazzi in un dormitorio, dove un adulto ci tiene d’occhio. Pranziamo e ceniamo lì, ma dobbiamo per il resto organizzare tutto da soli“.
Bilancio
Un primo anno di alti e bassi, ma la voglia di andare avanti è tanta: “Mi sarebbe piaciuto fare più allenamenti con la Prima Squadra e penso di essermelo meritato. Ho però imparato molto dentro e fuori dal campo. In Italia la mentalità è molto diversa” racconta. Rispetto alla Danimarca si corre più senza che con la palla e c’è molta più tattica. Beck ha giocato da mediano nel centrocampo: “Mi piace come ruolo, c’è tanta concorrenza e tutti pensano a crescere. Anche in allenamento ho imparato a trattenermi, non bisogna andare troppo oltre“. Ora è il momento delle vacanze dopo gli Europei U17 culminati con l’eliminazione, ma poi si ripartirà più forte di prima.
Ma chi si crede di essere? Cosa voleva la badante ? Mi sa che è il solito bimbo
Crede di essere Beck…enbauer! Comunque bisogna ascoltare con attenzione e se qualcosa non va porre rimedio. Se dice queste cose io gli credo.