L”operazione rilancio‘ è ufficialmente cominciata. Lo Spezia ha fermamente intenzione di ritrovare a pieno regime Mbala Nzola, troppe volte assente nella scorsa stagione e reduce da più di un attrito con il vecchio allenatore Thiago Motta. Gotti – come scrive oggi Il Secolo XIX – ha mostrato da subito empatia per la punta, dando sin dalla conferenza di presentazione un endorsement importante per il franco-angolano. Dal canto suo, Nzola si è presentato al meglio, in gran forma per i tanti allenamenti fatti anche in estate: per molti inaspettato.
Blindato
E intanto il club è pronto a credere in lui: Pecini ha rifiutato un tentativo del Pisa, timido e non ufficiale, più che altro esplorativo. La società ha deciso di puntare molto sul suo attaccante e non ha intenzione di cederlo. Il tutto nonostante il mal di pancia della scorsa stagione e un contratto che si avvicina alla scadenza. In questo senso – si legge – le parti sono al lavoro con timida apertura, anche se la trattativa è ancora tutta da imbastire.
Numeri
68 partite, 20 reti e 4 assist. Nessuno ha fatto meglio di Mbala con la maglia dello Spezia. Nonostante nella scorsa Serie A l’aperta collisione con Motta abbia fortemente condizionato il rendimento totale. Oggi Nzola sembra pronto a riprendersi: condizione fisica ottima, tirato a lucido, è stato in Francia a trovare la famiglia e ora è (di nuovo) pronto. Che si possa aprire un nuovo ciclo? La piazza e la società lo sperano, così come si augurano che Gotti sappia gestire il ragazzo come ha fatto Vincenzo Italiano.
Diciamo che Motta è stato giusto e prodessionale, mentre Nzola più che un professionista sembrava un cinghiale di bianco vestito. Difficile recuperarlo, giusto provarci, ma servono almeno due nuovi attaccanti titolari e uno più giovane. Puntare su Nzola, Antiste e Strelec sarebbe da pazzi. Di tre non ne fanno uno. O no?