La Nazione oggi in edicola fa il punto sul futuro prossimo dello Spezia, dando uno sguardo a un campionato che effettivamente prenderà il via fra poco più di un mese, in condizioni che saranno del tutto anomale. Subito un ruolino da quindici gare in tre mesi, poi atre ventitré congestionate da gennaio a giugno, con le coppe in mezzo. In più, il mercato aperto tutto agosto e tutto gennaio creerà ulteriori turbative. Insomma, una vera corsa a ostacoli.
Fattore casa
Una situazione cui lo Spezia si è ormai abituato: la promozione in Serie A è arrivata in piena pandemia e a pochissima distanza dall’inizio del campionato successivo, l’anno scorso la preparazione non è stata praticamente fatta. Ad aggiungere ulteriore pepe al tutto anche il ritorno in massima categoria di un paio di volpi del settore come Corvino col Lecce e Braida con la Cremonese. E allora – sottolinea il quotidiano – le Aquile dovranno sfruttare il fattore casa sin da subito. Partire bene nelle prime partite contro avversarie più o meno dirette (Empoli, Sassuolo, Bologna, Samp, Cremonese) potrebbe già imprimere una prima svolta.
Ma lo stadio pieno?
E se Gotti ha sottolineato l’importanza del cosiddetto dodicesimo uomo già nella sua conferenza stampa di presentazione, in realtà – almeno per ora – la risposta della piazza non è stata di grande calore. Stride il dato dei 1.700 abbonamenti fin qui staccati al cospetto di una piazza (ad esempio) come il Genoa retrocesso che ne fa 7.000. Per non parlare dei 10.000 già sottoscritti a Lecce o alla Curva già esaurita a Monza. Come si legge, la campagna fedeltà dello Spezia non ha tenuto conto della situazione e delle esigenze della comunità.
E il mercato?
Ci sono – per ora – due certezze e poco altro. E non sembrano confortanti: Erlic se n’è già andato, Maggiore potrebbe presto fare lo stesso. Lo Spezia perde due leader conclamati dello spogliatoio e dovrà lavorare al meglio per sostituirli, colmando allo stesso tempo anche quelle lacune che si erano evidenziate nella scorsa stagione. Serviranno giocatori di categoria e meno scommesse: il centrocampo va rifondato, serve un difensore centrale di qualità e gol sicuri là davanti. E magari un colpo ad effetto che porti grande entusiasmo a una piazza che attende.
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